Vulcano

Vulcano (frazione di Lipari) è un’isola di 21 kmq. Gli abitanti, 715 nel 2001, vengono chiamati vulcanari. Nell’antichità venne chiamata Therasia, poi Hiera, perché sacra al dio Vulcano, da dove poi il suo nome attuale. Situata 20 km a nord della Sicilia (Golfo di Patti, Mar Tirreno), e la separa da Lipari un braccio di mare largo 750 m circa e detto Le Bocche di Vulcano.

L”isola deve la sua esistenza alla fusione di alcuni vulcani di cui il più grande ma spento è il Vulcano della Fossa. Gli altri sono il Vulcanello (123 m) a nord; il meridionale Monte Aria (500 m) completamente inattivo, che forma un vasto altopiano costituito da lave, tufo e depositi alluvionali olocenici e il Monte Saraceno (481 m). Il principale vulcano, a occidente, sembra essersi formato dopo l’estinzione del vulcano meridionale; con lave molto acide, ha generato il monte detto Vulcano della Fossa (o Gran Cratere o Cono di Vulcano), alto 386 m, con pendici molto ripide, con a nord un cratere spento, detto Forgia Vecchia.

A nord-ovest si trova una recente colata di ossidiana del 1771, detta Pietre Cotte.

Il cratere attivo è situato alquanto spostato a nord-ovest. Sebbene l’ultima eruzione sia avvenuta nel 1888-1890, il vulcano non ha mai cessato di dare prova della propria vitalità ed ancora oggi si osservano differenti fenomeni: fumarole, getti di vapore sia sulla cresta che sottomarini e la presenza di fanghi sulfurei dalle apprezzate proprietà terapeutiche.

A nord numerose fumarole continuano ad emettere acido borico, cloruro di ammonio, zolfo, che alimentano un complesso industriale per la produzione di zolfo.

Data la tossicità dei gas emessi dalle fumarole, è possibile avvicinarsi ad esse solamente se si è accompagnati da guide autorizzate.

La mitologia greca su questa isola situava le fucine di Efesto, dio del fuoco e fabbro che aveva per aiutanti i Ciclopi.

Ma è il nome che i Romani hanno dato al dio, Vulcano, che è stato dato all’isola. Ed è da qui che derivano i termini vulcano e vulcanesimo.

Prima dello sviluppo turistico degli anni ottanta, l’economia dell’isola era basata sull’agricoltura. Oggi, a parte il turismo, l’attività principale consiste nella coltivazione dei vigneti.

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