Il Cappero

La pianta del cappero cresce spontaneamente in tutto il bacino del Mediterraneo. Nell’arcipelago delle Isole Eolie viene coltivato da tempo immemore, trovando in questo contesto particolare vigore ed eccezionale vitalità, grazie alla particolarità del suolo vulcanico e alle condizioni climatiche nettamente favorevoli: ventosità media, scarsissima umidità. Grazie a condizioni climatiche e geomorfiche uniche i capperi delle Eolie sono “naturalmente biologici” poiché non necessitano di alcun trattamento o concimazione. Si tratta di una pianta arborea cespugliosa ermafrodita con produzione a scalare: mano a mano che i germogli crescono si formano i boccioli, che costituiscono quelli che noi chiamiamo “capperi”. Entro il quattordicesimo giorno dalla sua formazione il bocciolo fiorisce.

Il fiore del cappero è un fiore di rara bellezza.

 

Il cappero, dunque, non è altro che il bocciolo della pianta. Quando il bocciolo è sfiorito, resta il cosiddetto gineceo ovvero l’ovaloide che contiene i semi. Si tratta di una sorta di piccola bacca (come lo è quella della rosa canina, ad esempio) che viene chiamata e consumata come cucuncio. Oltre ai boccioli e alle bacche, della pianta del cappero si utilizzano le sommità dei germoglio (capasciuzzi): ci sono località mediterranee, come Santorini nell’arcipelago delle Cicladi greche, in cui vengono coltivati solo per queste sommità. Con le radici del cappero si fanno decotti curativi, utili per la depurazione di fegato e intestino. La crema di capperi è anche un protettivo per la pelle.

 

STORIA

 

Si deve al popolo greco la scoperta delle loro proprietà benefiche. La storia tramanda che il medico e farmacista greco Discoride, nel suo “De Materia Medica” del 70 d.C. circa, descriveva le importanti proprietà diuretiche del Cappero di Salina e li consigliava come beneficio contro il mal di denti.

 

CURIOSITÀ

 

Il Cappero, che non è il frutto della pianta, bensì il bocciolo, matura a Salina fra Maggio ed Agosto. La sua raccolta avviene al mattino presto, quando il bocciolo non si è ancora aperto. La raccolta, che viene effettuata a mano ancora oggi, non è per nulla semplice. I raccoglitori devono camminare per molte ore lungo terreni impervi e con temperature estive spesso molto calde. Si pensi che per ottenere circa 1 Kg di capperi piccoli, si deve lavorare per almeno 1 ora di buona lena. Una volta raccolti, i capperi di salina vengono stesi al sole ad asciugare. Successivamente, per poter essere consumati e conservati, vengono lavorati con la tecnica della salatura. Il procedimento prevede che i capperi vengano sistemati in grossi contenitori, alternando uno strato di capperi ad uno di sale grosso. Restano a riposare così stipati per circa 40/45 giorni.

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