Chiesa dei Cappuccini

CA Lipari 08 09 2018 05.jpg

La chiesa dei Cappuccini sotto il titolo e invocazione dell’«Assunzione della Beata Vergine Maria» è un edificio di culto inglobato all’interno del cimitero di Lipari.

L’aggregato monumentale comprende la chiesa e i resti del primitivo convento dell’Ordine dei frati minori cappuccini.

 

Culto

 

  • Assunzione della Beata Vergine Maria

 

Storia

Epoca spagnola

Il secondo convento cittadino fu edificato nel 1644. I Cappuccini già chiamati nel 1584 dal vescovo di Lipari Paolo Bellardito, dopo la costruzione delle primitive strutture della chiesa di Sant’Antonio di Padova e convento sotto il titolo dell’«Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria», e un breve periodo di permanenza nella località Sottomonastero, furono con vari pretesti invitati ad abbandonare l’isola.

La loro riammissione con conseguente costruzione del secondo sito conventuale risale al 1646 per opera di Agostino Candido.Ai religiosi è assegnata una vasta area agricola posta fuori le mura cittadine, oggi corrispondente alla sede del cimitero cittadino.

 

Epoca borbonica

 

Con l’emanazione delle leggi eversive e la soppressione degli Ordini del 1866, ai religiosi fu intimato di abbandonare il convento, che dal Fondo Culto, su richiesta del sindaco del tempo, nel 1867 fu concesso al comune di Lipari. Parte del convento fu demolito, tuttavia i frati rimasero limitando la permanenza in una ridotta area.

Nel 18722 nelle aree adiacenti adibite ad orti e coltivazioni fu costruito il cimitero comunale.

L’ultimo rettore della chiesa fu frate Fedele da Lipari, e la cura di essa si protrasse fino al 1893.

 

Epoca contemporanea

 

Nel 1904, come conseguenza dei forti dei legami con la Campania, nel tempio e nell’arcipelago eoliano è introdotto il culto e la devozione verso la Madonna di Pompei. Dal 1934 i Frati hanno la cura della vicina parrocchia secolare di Porto Salvo.

Nel 2004 l’edificio sacro è stato interessato da alcuni restauri disposti dalla Soprintendenza. Il Fondo Edifici di Culto ovvero l’ente del ministero dell’Interno preposto per la tutela, la conservazione e il restauro degli edifici di culto, stanziò i fondi per il recupero del tempio. Concessa in uso all’Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela.

Il 2 novembre 2016 dopo 16 anni di chiusura per restauri, il tempio è stato riaperto al culto.

 

Interno

 

La chiesa a navata unica, presenta l’ingresso da una cappella laterale posta sul lato sud, su un prospetto è incastonata una pietra recante la data 1652, anno in cui fu probabilmente consacrata. All’interno sono presenti stucchi di epoca tardo settecentesca, preziosi altari in legno e accoglie i resti mortali di sacerdoti e di alcuni notabili liparesi.

Contempla un ricco corredo di paramenti liturgici tessili ed arredi sacri in argento.

La sagrestia è adibita a cappella cimiteriale sia di laici che di ecclesiastici.

Follow by Email