Pane Cunzato

Pane cunzato

Andare alle Eolie e non degustare il Pane Cunzatu è come l’amore senza il bacio. 

Non provarlo, sarebbe come andare a Parigi e non visitare la Tour Eiffel.

 

Questa pietanza è la più tradizionale delle isole. Rappresenta la semplicità mista alla copiosità delle Eolie. Si miscelano tutti i sapori che appartengono a queste terre. Non esiste una vera e propria ricetta. Consiste nella cottura di una pagnotta tagliata a metà, riscaldata al forno o in piastra e poi farcita con qualunque cosa sia di nostro gradimento. Dai pomodorini alle melanzane, dalle olive ai capperi, dai cucunci al formaggio Primo Sale, dalla mozzarella ai pomodori secchi. Gli accostamenti che si posso fare sono molteplici, i sapori… infiniti.

Anticamente, questo piatto veniva chiamato “il pane della disgrazia” in 

quanto era il pasto dei poveri, di chi non aveva molto e miscelava i frutti della terra o alcune delizie del mare (per esempio le acciughe, per chi faceva il pescatore). E quando non vi era carne o altro da mangiare e il pane era già preparato da qualche giorno, le donne riscaldavano quest’ultimo sulla legna, rendendolo croccante e poi lo “cunzavano”, cioè lo condivano, con tutto ciò che riuscivano a rimediare. E il croccante del pane si univa alla morbidezza del formaggio, dei pomodori, della ricotta, delle melanzane, insomma, con quello che si decideva di condire. Oggi, invece, è la pietanza più richiesta dai turisti, essendo anche un piatto fresco, estivo. Alle Eolie sono molti i locali che realizzano questo piatto, data la grande richiesta. Ma se fa molto caldo, non si ha voglia di uscire e di stare a morir di caldo davanti ai fornelli, basta riscaldare appena una pagnotta di pane artigianale e cunzarla come si vuole, senza uscir dalla propria abitazione, i sapori delle Eolie arrivano direttamente a casa vostra.

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